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Dai cruschi al pane di Matera, ogni sosta è buona per qualcosa di speciale!
La Basilicata, una regione che racchiude bellezze paesaggistiche, culturali e culinarie assolutamente invidiabili; la tradizione affonda le sue radici nella storia più profonda di questo luogo, che si rivela estremamente e indissolubilmente ancorato al suo passato.
Quasi in ogni paese possiamo trovare pietanze tipiche, ci sono però alcuni capisaldi della cucina lucana, assolutamente da provare una volta nella vita, vediamo quali sono!
Peperoni cruschi di Senise: gli inimitabili
Come primissimo piatto non potevano che esserci loro, i re indiscussi della cucina lucana, quelli che sulla tavola non possono e non devono mai mancare, che vanno bene da soli, accompagnati, a pranzo a cena e anche un pezzettino a colazione!
I peperoni di Senise sono una varietà tipica di questo paese, che si trova in provincia di Potenza, è riconosciuto prodotto IGP e ha delle caratteristiche che lo rendono estremamente particolare.
Il suo colore può variare dal verde al rosso quando maturo completamente e la sua dolcezza è il dettaglio inconfondibile.
I peperoni vengono essiccati e diventano così i Cruschi.
Si mangiano così, naturali, ma possono essere anche fritti, in polvere in aggiunta a primi o ripieni con mollica di pane, alici e aglio.
Pignata: il piatto popolare
Se c’è una carne che è protagonista in cucina oltre a quella di suino è quella di ovino, che sia agnello, castrato o pecora.
Il nome di questo piatto prende ispirazione letteralmente dal contenitore dove viene preparato, un’anfora in terracotta con manici, smaltata internamente eccetto la parte superiore vicina al coperchio; che viene fatto con un disco di argilla o pasta di pane, proprio per lasciare il passaggio di aria e favorire il rilascio dei succhi.
Viene messa al suo interno la carne di ovino, pecora o agnello, a pezzettoni, patate, pomodori, tuberi, a volte funghi, cipolline selvatiche, olio, peperoncino, alloro, prezzemolo e finocchietto selvatico; la ricetta tradizionale prevede la cottura vicino alle braci del camino per un tempo lungo affinché la carne non risulti morbida, tenera e il brodo ristretto.
Crapiata: la condivisione Materana
Per eccellenza il piatto della condivisione, perchè questo non è solo cibo ma un vero e proprio momento. La Crapiata è una zuppa di legumi tipica della città di Matera, la città dei sassi; affonda le sue radici in epoca romana ed è il perfetto connubio tra usanze contadine, la terra e l’unione profonda dei suoi lavoratori e gli abitanti dei sassi.
Ancora oggi nel borgo della Martella, il 1 di agosto, si celebra il raccolto; tutti contribuivano con ciò che avevano e si cucinava in un grande pentolone per poi servire ogni persona.
La ricetta della Crapiata è tanto semplice quanto buona e prevede: fave, ceci, fagioli, piselli, lenticchie, cicerchie, grano, farro, pomodorini, sedano, carota, cipolla e patate novelle.
Il segreto della sua bontà si dice sia, l’ammollo dei legumi, la cottura lunghissima e dolce e il suo condimento delicato con solo olio extra vergine e sale.
Ciaudedda: la colazione dei contadini
In un luogo dove il lavoro della terra è fondamentale, ecco un altro dei piatti tipico lucano.
La Ciudedda è una preparazione di carciofi, patate e fave conditi con lardo, il tutto accompagnato da una fetta di pane di Matera con olio extra vergine del Vulture.
Preparato nel tradizionale tegame e servito nei cocci è un piatto davvero speciale.
Torta di ricotta: delicatezza e morbidezza
Non si può che concludere con un dolce tipico, la torta di ricotta, semplice e genuina come la Lucania.
Uno scrigno di fragrante pasta frolla ripiena di composto cremoso, dolce, delicato e soffice fatto con ricotta, zucchero e uova.
Il finale perfetto alla scoperta delle tradizioni di questa regione così affascinante.